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Brexit dai fondi immobiliari inglesi

building Consulente Finanziario e Private Banker Milano

Prime conseguenze negative della Brexit sul mercato dei fondi immobiliari inglesi. Reuters di oggi riporta che il numero dei fondi immobiliari britannici è aumentato a 7. E’ il più rilevante congelamento dei fondi di investimento dalla crisi finanziaria del 2008 per un controvalore di oltre 18 miliardi di sterline. Con la svalutazione della sterlina ed i timori di ulteriori conseguenze alla Brexit, dopo che un’ondata di investitori ha chiesto il rimborso delle quote, i fondi sono stati costretti a bloccare i rimborsi. Henderson Group, Columbia Threadneedle, Canada Life ed Aberdeen Asset Management hanno sospeso ieri alcuni dei loro fondi investiti nell’immobiliare britannico. Lunedì è stata la volta di un fondo di Standard Life, martedì di Property Portfolio, controllato da Prudential, e di UK Property Trust del gruppo assicurativo Aviva.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2017 Londra entrerà in un fase recessiva che avrà come prima conseguenza il calo dei prezzi di uffici e negozi. L’ incertezza e l’ instabilità politica del dopo Brexit porteranno all’ immobilismo economico, cioè al posticipo di ogni decisione di investimento sia delle aziende sia delle famiglie.

È da tempo che i prezzi dell’ immobiliare inglese erano ai massimi di sempre e che gli economisti indicavano il mercato immobiliare inglese fosse “gonfiato” dalla bolla creata dalla politica monetaria iper espansiva della Bank of England dopo la crisi del 2008-09.

In una fase di elevata liquidità in circolazione e tassi bassi a Londra sono affluiti grandi capitali anche stranieri: dal 2009 il 45% delle transazioni commerciali ha visto coinvolti gruppi stranieri. Le famiglie britanniche sono abituate ad indebitarsi e ad investire sul real estate. Oggi, una recente stima di Bank of England , vede il debito delle famiglie inglesi oltre il 130%. Il problema è ulteriormente allarmante per il fatto che il 75% dei prestiti alle piccole e medie imprese è garantito proprio da immobili. Non è troppo presto per dire che è in atto una fuga dall’ immobiliare di Londra: gli esperti indicano che i prezzi degli uffici a Londra potrebbero svalutarsi del 20% nei prossimi tre anni.

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