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Nebbia sulla manica, il continente è isolato

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Nebbia sulla manica, il continente è isolato ” e’ il titolo pubblicato dal Times di Londra negli anni trenta. Il richiamo al passato, oggi, è quanto mai pertinente per l’ esito illogico ed inaspettato del Brexit. I cittadini britannici (72,2%) hanno votato per l’ uscita dalla Ue, con solo il 51,9% che ha scelto il leave. L’insignificante differenza di 638.000 voti ha determinato uno sconvolgimento in campo finanziario, sociale e politico mettendo in moto spostamenti di migliaia di miliardi su tutti i mercati finanziari, accentuando l’ isolazionismo inglese, aggravando il già debole percorso di integrazione europeo.

Complimenti all’ insipiente decisione di tre anni fa di David Cameron che per mantenere la leadership dei conservatori, è riuscito, oggi perdendo un “folle” referendum, a distruggere l’unità della Grande Bretagna, con Scozia, Irlanda del Nord e Londra che hanno votato in maggioranza per il remain. Una divisione che avrà conseguenze politiche pesanti accentuando le tensioni interne al Regno Unito. Proprio la Scozia, nel referendum del settembre 2014, era andata vicino a staccarsi dal Regno Unito.

Chi ha sostenuto tale battaglia ha provocato una netta divisione tra giovani ed anziani,  inglesi contro scozzesi,  città contro campagne: ecco la foto di una Gran Bretagna vittima di se stessa e della sua cultura storicamente isolazionista. La paura di un’immigrazione selvaggia cancella per assurdo 40 anni di integrazione. E’ uno shock a livello globale ma il prezzo più salato lo pagheranno gli inglesi. La sterlina è scesa ai minimi dal 1985 , le previsioni della Banca d’Inghilterra indicano un calo del Pil anche del 5% con 500.000 mila posti di lavoro che verranno persi, e capitali che lasceranno il Regno Unito.
Dopo le annunciate dimissioni del premier David Cameron, i principali artefici della vittoria del Leave al referendum sulla Brexit, stanno inspiegabilmente facendo un clamoroso passo indietro: l’ex sindaco di Londra Boris Johnson, grande sostenitore del Brexit ed oggi il leader del Partito dell’Indipendenza del Regno Unito (Ukip) Nigel Farage. E’ fin troppo evidente il tentativo di tirarsi fuori dal proprio operato, di deresponsabilizzarsi di fronte al popolo inglese ed ai propri sostenitori  .
Ecco dove può condurre un certo popolar-nazionalismo che è alla base della vittoria della Brexit: ovvero la vittoria dell’ inganno alla gente comune.

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