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Risk management ed il ruolo del financial advisor

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Risk management

La globalizzazione dei mercati finanziari, coadiuvata dalla tecnologia, ha prodotto una maggiore velocità  “di contagio”  delle crisi. Dalla fine degli anni ’80 in poi i risparmiatori si sono trovati ad affrontare scenari di mercato sempre più complessi. Agli strumenti sempre più eterogenei si sono aggiunte diverse problematiche: fisco, previdenza, successione/passaggio generazionale. Il tema del risk management ed il ruolo del financial advisor per il controllo degli investimenti sono essenziali per la difesa dei propri investimenti.

La crescente volatilità e correlazione tra i mercati e le varie assets class vanno controllate nella costituzione (asset allocation) di un portafoglio e quindi fare asset protection. L’ utilizzo di sistemi che analizzino gli strumenti all’ interno del portafoglio è necessario per una visione a 360° del rischio implicito del portafoglio.

Performance risk adjusted

 Si devono utilizzare indicatori oggettivi basati sull’analisi delle performance ponderate per il rischio (Performance Risk Adjusted). Tali indicatori sono in grado di catturare molte informazioni di rischio e di rendimento degli asset scelti. Le misure di rendimento corrette per il rischio evidenziano come il miglior prodotto finanziario non coincide necessariamente con quello a maggior rendimento. Bensì con quel prodotto che per unità di rischio fornisce il miglior rendimento. Nella tabella in alto il portafoglio “OR MOMENTO EF” mostra un esempio concreto di performance risk adjusted.

Il risparmiatore deve prendere sempre più consapevolezza che la gestione del proprio patrimonio è un argomento complesso. Vanno evitate le soluzioni facili o del “fai-da-te”. Un esempio di pericolo possono essere le obbligazioni emesse dalle banche locali.

Il Financial advisor deve coniugare capacità specialistiche di analisi quantitative e qualitative, capacità di gestione ed esperienza diretta dei mercati. Deve assicurare sufficienti gradi di diversificazione e liquidabilità degli asset. Deve utilizzare una risk policy per tenere sotto controllo la performance del portafoglio.

Tale processo si compone di due fasi principali. Nella prima si stima il rendimento futuro/atteso del proprio portafoglio.  Nella seconda fase si calcola statisticamente diversi valori degli assets che costituiscono il portafoglio. La distribuzione di probabilità del rendimento atteso, la shortfall probability, l’entità della perdita (expected shortfall) nel caso avverso.

Oggi il valore del financial advisor si identifica sempre più nella qualità di analisi e nelle capacità specialistiche. Tali capacità devono  essere associate anche dall’ etica dell’ indipendenza ed autonomia di giudizio. Entrambi tali qualità del financial advisor sono le vere garanzie per il risparmiatore. Ce oggi attentamente deve rivolgersi a professionisti adeguatamente preparati (EFPA) in grado di aiutarlo negli investimenti e nella pianificazione patrimoniale.

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