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Thank Sergio Marchionne ” for allowing us to keep our dignity “

Marchionne ai Carabinieri

Sergio Marchionne un grande Made in Italy

Da poco è mancato un grande manager, una grande persona:  Sergio Marchionne un Grande Made in Italy.

Con la perdita di un uomo dalle capacità di Marchionne l’intera Italia si impoverisce. Persino quel gruppetto di nullità, e/o insignificanti personaggi che senza alcuna competenza hanno espresso giudizi errati sul manager. Un uomo che ha fatto storia ed è passato alla storia.
Mi preme ricordare la figura di Sergio Marchionne attraverso piccoli ma significativi passaggi.  Generosi ed aperti discorsi dove esprimeva le sue idee, le sue esperienze presso meeting, fondazioni ed università.
Dalla sua diretta voce si può ascoltare chi era e quanto fosse attaccato all’ Italia.
Il grande manager internazionale, pur avendo vissuto all’ estero dai 14 anni, ha sempre rivendicato l’ origine italiana.  Orgoglioso del suo tricolore cucito sul polsino del maglione, ha sempre ricordato i valori positivi della regione di nascita. L’ Abruzzo e gli abruzzesi, il papà maresciallo dei carabinieri, che hanno contribuito alla formazione dell’ uomo e del manager.

I valori della mia regione mi guidano da sempre .  Gli abruzzesi cadono e si rialzano da soli, non perdono tempo a lamentarsi, ma fanno, producono, ricostruiscono. Credo che questo sia l’ atteggiamento di cui ha bisogno l’ Italia oggi.

Con il lavoro duro ha conquistato la fiducia di leaders ed analisti in più continenti. Soprattutto la fiducia di operai e sindacati in tutto il mondo.
Purtroppo poco ascoltato in Italia. Ha comunque sempre dato il suo contributo per spronare il paese a superare il provincialismo, la presunzione ed il pesante immobilismo.

Nel 2014 al Forum Ambrosetti entra nel vivo, dettando i 3 principi urgenti come ricetta per risollevare il paese: revisione del mercato del lavoro, certezza del diritto, eliminazione burocrazia. Illuminante la sua definizione dell’ Italia nazione di gattopardi:

a parole vogliamo che tutto cambi, ma solo perche’ tutto rimanga com’e’. Il punto e’ che bisogna cambiare atteggiamento, collettivamente, ed ognuno come singolo

Criticato in Italia. Quando nel 2010 propose ai lavoratori della Fiat il suo piano industriale “Fabbrica Italia” , giornali, sindacalisti e politici si allinearono alla Fiom-Cgil in una opposizione molto dura contro quel progetto. Tale piano ha consentito di salvare lo stabilimento di Pomigliano e costruire le condizioni e gli impegni per rilanciare gli altri stabilimenti in Italia. Mentre la stampa nazionale lo criticava, invece la rivista TIME gli dedicava la copertina in prima pagina, definendolo come il salvatore dell’ industria dell’ auto, lo Steve Jobs dell’ auto. Indimenticabili le lusinghiere parole per i suoi indubbi meriti. Anche la nota rivista FORTUNE gli dedicava la copertina definendolo tra l’ altro, una persona di decisa chiarezza e di brutale onestà.

Sergio Marchionne credeva in modo viscerale, quasi religioso, nell’ importanza della leadership e nel senso di responsabilità. Per lui il leader deve avere la capacità di guidare il cambiamento e la capacità di guidare le persone. Il leader è colui che si assume su di se l’ obbligo morale di fare, di partecipare al processo di costruzione del domani, tanto nell’ impresa quanto nella società. Il leader sente la responsabilità personale di restituire alle prossime generazioni la speranza di un futuro migliore.

Non possiamo demandare al funzionamento dei mercati la creazione di una societa’ equa ; i mercati non hanno coscienza , non hanno morale etica.  Se li lasciamo agire tratteranno anche la vita umana come una merce e questo ovviamente e’ inaccettabile

Un grosso merito di Marchionne è stato anche di rivalutare l’ apporto del capitale umano. L’ aver individuato che la forza di un prodotto, di una fabbrica e di gruppo sono le persone che ci lavorano ed è il loro senso di appartenenza e l’ orgoglio di essere una squadra. Le sue attenzioni alla classe operaia, al mondo del lavoro, alla loro dignità, alla qualità del lavoro hanno prodotto enormi successi quali la medaglia d’oro W.C.M. (World Class Manufacturing ) per lo stabilimento di Pomigliano e la sincera stima del potentissimo sindacato UAW. Sindacato che era stato per tanto tempo il nemico n 1 dell’ industria d’auto americana. Storici rimarranno i ringraziamenti a Sergio Marchionne durante l’ inaugurazione dell’ impianto a Tipton in Indiana. Commovente la testimonianza del sindacato UAW di aver ridato orgoglio e speranza a migliaia di lavoratori ed alle loro famiglie.

“Thank for Allowing us to keep our dignity and raise our children like we wish”

Sergio Marchionne ha sempre avuto particolare attenzione ai giovani ed al loro futuro. Durante la lezione tenuta in Bocconi (2012) ed anche nella Lectio magistralis presso la Fondazione Marco Biagi (2016) sprona i giovani a non sedersi sulle abitudini. Ad essere schivi da pregiudizi e sempre pronti a rivedere le proprie idee per migliorarsi, ad essere artefici, attivi e mai mediocri.

combattere il nostro peggior nemico il disimpegno credo dilagante che appiattisce tutti sulla banalita’ e sulla mediocrita’

fare ogni sforzo possibile che per le nostre aziende le nostre università il nostro paese restino in prima fila competitivi ed al passo con il mondo reale

L’ Italia deve essere orgogliosa di aver avuto un manager “senza padrone”. Un vero self -made man  che è riuscito in imprese che hanno del sovrannaturale.
Il nome di Sergio Marchionne sarà stampato nei manuali di economia, management, ingegneria, storia, da Grande Made in Italy.

La Biografia , la storia: https://drive.google.com/open?id=1ZSd5r64MW_FT2645Yk8YIKJlEPkoRPb

I valori della sua terra : https://drive.google.com/open?id=1Ip7BBbHoWNeVeIT1WSj_0AYMR2cQPb5l

Ringraziamento a Sergio Marchionne (indiana): https://www.youtube.com/watch?v=cYxDDM65_mw

Lectio magistralis Fondazione Marco Biagi 2016: https://www.youtube.com/watch?v=WRGX-SINbXo&t=798s

Lezione alla Bocconi 2012: https://www.youtube.com/watch?v=fUe20x52afc

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